Fiorentina-Verona 3-1: io l’ho vista così (Razione K per l’esercito viola)

Il primo con la scelta di tempo di un rapace da area di rigore; il secondo in acrobazia con un colpo stile taekwondo sul pallone; il terzo di potenza e prepotenza: è la partita di Moise Kean che dopo anni bui riporta la Fiorentina in cima alla classifica (anche se sarà solo per qualche ora).

Il battaglione viola ha, in ogni partita con Moise in campo, la propria razione K (confezionata nella Seconda Guerra Mondiale per i soldati americani, dava il massimo apporto nutritivo). O, se preferite, il proprio barattolo di spinaci (vedere alla voce Braccio di Ferro).

Il successo contro il Verona non arriva con facilità. I viola segnano subito ma poi si adagiano e subiscono il pari. Da quel momento si gioca solo nella metà campo gialloblù e se, oltre a Kean, ci fosse qualcun altro che vede la porta, finirebbe in goleada. Ma per ora Moise basta e avanza.

Fare tesoro dei punti guadagnati ma anche del responso di questa prima parte di stagione in vista del mercato di gennaio. Siamo quasi a un terzo del campionato, le buone occasioni che il destino ti propone (al di là dei propri, indiscutibili, meriti) non vanno sprecate.

De Gea – 7 – Oggi niente miracoli fra i pali ma un rilancio assist che chiude la partita. Serdar gli combina un tiro mancino di nome e di fatto.

Dodo – 6 – Il “salto dell’avversario”, disciplina in cui eccelle, oggi gli riesce a singhiozzo. Ma quanto corre…

Comuzzo – 7 – A Tengstedt concede solo il proprio sopracciglio aperto da una gomitata. Palloni neanche uno. Idem al subentrato Mosquera.

Ranieri – 6 – Fronteggia a distanza eccessiva l’avanzata di Serdar che può liberare il tiro. E’ l’unica leggerezza.

Gosens – 6 – Poco presente in fase offensiva ma la blindatura del fronte sinistro viola è totale.

Bove – 6 – Palloni recuperati e qualcuno perso. Come quello che dà il via al gol del Verona. Corre per tutto il campo fino a terminare il fiato.

Adli – 6 – La costruzione del gioco passa dai suoi piedi. Troppo passivo nella fase difensiva, osserva con distacco Serdar che segna.

Colpani – 5 – Svirgola di mano un pallone che chiedeva solo di essere appoggiato in rete. Si fa annullare da Montipò un’ottima occasione per segnare. Poco incisivo.

Beltran – 6,5 – Conduce il contropiede vincente offrendo a Kean un assist ben calibrato. Si spolmona in continue azioni di pressing.

Sottil – 6 – Consueti ruzzoloni ed errori di mira, anche a porta spalancata. Ma i due gialli al Verona li procura lui.

Kean – 10 – Centravanti di razza, trascinatore della squadra, firma la sua prima tripletta in viola, se avesse messo in porta anche l’assist di Kouame avrebbe meritato la lode (però come ballerino preferivo Don Lurio).

Richardson – 6 – Restituisce al centrocampo la vigoria che si stava affievolendo.

Kouame – 6,5 – Perfetto nel ruolo di spariglia carte. Lanciato a rete, incespica, poi offre la palla a Kean che calcia alto.

Parisi – 6 – Dinamicità nella fase finale della gara.

Kayode – 6 – Mette il fisico (palla alla bandierina) a servizio dello scorrere del tempo.

Mandragora – 6 – Nei pochi minuti in campo si rende comunque utile.

Allenatore: Palladino – 8 – Nonostante l’assenza del ruba palloni Cataldi in mezzo al campo, la Fiorentina rischia pochissimo. Fase difensiva che funziona quasi alla perfezione. E se davanti c’è un vero 9, tutto diventa più facile. Tiene in campo quasi fino al termine i titolari, confidando nella sosta per il recupero anche degli infortunati di lungo corso.

Arbitro Zufferli – 7 – Sorvola su qualche entrata fallosa, ma lo fa da entrambe le parti e lo scorrere del gioco ne beneficia. Var Mazzoleni/Pezzuto – Sv

Telecronaca Dazn Giustiniani – 6