Fiorentina-Milan 2-1: io l’ho vista così (L’albatros De Gea e Adli sul podio come Mehta)

Finalmente la Fiorentina fa squillare la Martinella viola e dice al campionato che non è tempo di resa. La scintillante vittoria sul Milan ha le manone di De Gea, la testa (e anche il piede) di Adli, l’essenzialità di Gudmundsson ma, soprattutto, la tenacia di squadra, caratteristica finora inespressa.

De Gea – 10 – Quando allarga le braccia pare un albatros. Para due rigori e anche altro. Beffato solo da un colpo al volo di Pulisic. Se avesse preso pure quello sarebbero scattati la lode e l’abbraccio accademico. Sarà per la prossima volta.

Dodo – 7 – Ammonito dopo pochi minuti non si lascia intimorire. Un Frecciarossa che nessun “chiodo” rossonero riesce a fermare.

Comuzzo – 8 – Marca Abraham a cui non lascia neanche le briciole.

Ranieri – 7 – Lieve tocco che viene giudicato da rigore (molti dubbi). Dominatore della difesa, chiude su Reijnders lanciato a rete e mura Abraham a due passi dal gol.

Gosens – 6,5 – Dispiace vederlo confinato in difesa, dove controlla con zelo le folate avversarie. Quando fa capolino nella metà campo del Milan offre a Kean un pallone che il centravanti spara alto di poco.

Cataldi – 6 – Spalla perfetta di Adli, mette dinamismo e pressing a servizio del centrocampo.

Bove – 6,5 – Dà una mano più a centrocampo e difesa che alla fase offensiva. Scippatore di palloni: una condanna per gli avversari.

Colpani – 6,5 – Duetta con Dodo e prova più volte il tiro in porta, purtroppo senza mai centrarla. Nella ripresa si sacrifica sulla fascia per contenere la carica del Milan.

Adli – 7,5 – Il francese sale sul podio dell’orchestra viola e pare Zubin Mehta anche se non impugna una bacchetta. Testa pensante, cuore impavido, piede chirurgico. Ci voleva l’infortunio a Mandragora per vederlo titolare? Peccato si perda Pulisic nell’azione del gol, altrimenti il voto sarebbe stato più alto.

Gudmundsson – 7 – Nel finale di gara esce dall’ombra di Kean, dove si era relegato per tutto il tempo, e sfodera un fendente che taglia le certezze di Maignan e dà la vittoria ai viola. NIente fonzoli, tutta sostanza.

Kean – 5 – Un rigore lo sbaglia, un altro lo provoca a favore del Milan, sbaglia un gol a porta spalancata e “uccide” la traversa con un missile terra aria che però non esplode. Forse meriterebbe ancora meno, ma non riesco a non considerare i corpo a corpo ingaggiati e spesso vinti con qualsiasi avversario e la generosità extra large che dimostra in ogni occasione.

Biraghi – 6 – Dà una mano nella fase finale a contenere il Milan.

Richardson – 6,5 – Iniezione di energia e freschezza in un centrocampo che stava ansimando.

Kouame – 6,5 – Corre ovunque a portare scompiglio fra avversari e compagni, ma tutto fa brodo quando l’obiettivo e far correre il cronometro.

Kayode – Sv

Allenatore: Palladino – 7 – Questa è la prima vera partita di cui ha senso dire che c’è stata la prestazione. La Fiorentina si batte da pari a pari con una squadra sulla carta superiore. Nel primo tempo non cede un centimetro di campo, nella ripresa indietreggia, colpisce in contropiede, soffre e congela il risultato. Funzionano anche i cambi.

Arbitro Pairetto – 3 – Molti dubbi sul rigore concesso per il lieve contatto di Ranieri su Reijnders, certamente meno evidente di quello in area rossonera su Colpani sul quale sorvola. Vergognosa l’espulsione di Palladino che protesta per un fallo inseistente di Kean che si libera con forza e maestria di tre avversari. Var – 5 – Avallano decisioni molto dubbie dell’arbitro, poca personalità.

Telecronaca Dazn Buscaglia/Gobbi – 6,5.