
Un palo e una traversa hanno salvato la Fiorentina, domenica scorsa, a Pisa. Un palo e una traversa, oggi, la condannano alla terza sconfitta consecutiva in casa. Il Franchi da fortino a budino che gli avversari si pappano a cucchiaiate. Sei giornate di campionato senza la vittoria. Media di mezzo punto a partita. Roba da incubo.
Oggi si può anche imprecare contro la Dea Bendata, ma servirebbe a poco. Con la pausa per le Nazionali, Pioli, Pradè e la società (qualora esista) avranno due settimane di tempo per riflettere. L’occhio del padrone igrassa il cavallo, recita un vecchio adagio. Questi sono i risultati per chi tenta di farlo da oltre oceano.
De Gea – 5,5 – Soulè lo perfora imparabilmente, ma sul colpo di testa di Cristante tocca il pallone senza riuscire a toglierlo di porta.
Dodo – 5 – Errori tanti, idee poche e confuse.
Marì – 6 – Controlla Dovbyk con attenzione.
Pongracic – 6 – Non commette leggerezze.
Ranieri – 5 – Sul tocco di Dovbyk è meno reattivo di Soulè che si avventa sul pallone e segna.
Gosens – 4,5 – La mancanza del suo contributo alla spinta offensiva nel primo tempo si fa sentire. Nella ripresa ha la palla per il pareggio ma la spedisce in piazza del Duomo.
Mandragora – 5 – Poco presente nella costruzione del gioco e anche in copertura: Cristante salta più alto di lui e segna.
Nicolussi Caviglia – 5 – Ok i lanci no look. Ogni tanto però un colpo d’occhio per vedere se il compagno c’è, va dato. Festeggia la sorprendente prima convocazione in Nazionale con una prestazione opaca.
Fazzini – 6,5 – Anima l’azione alle spalle di Kean e fa grande movimento.
Gudmundsson – 0 – Rifila un pestone a Celik e prende il giallo: le note di cronaca per lui terminano qui. E anche la sua partita dopo il primo tempo. Sostituito per disperazione.
Kean – 7 – Calcia un pallone intriso di rabbia che piega le dita di Svilar e offre il momentaneo vantaggio ai viola. Tenta il bis ma centra il palo.
Piccoli – 5,5 – Un gran tiro che si schianta sulla traversa. Sfortunato. Però è l’unico momento in cui ci si accorge che è entrato in campo.
Ndour – 5,5 – Porta più fisicità di Fazzini, ma meno imprevedibilità.
Dzeko – 5 – Pioli gioca la carta del grande ex, ma il gol non arriva.
Comuzzo – 5 – Errore al primo tocco: pare aver perso la gelida concentrazione che lo contraddistingueva.
Fortini – 6 – Entra e sfodera il miglior cross dalla fascia destra: Gosens spreca.
Allenatore: Pioli – 4 – I giocatori rendono tutti o quasi meno delle previsioni (e del livello di ingaggio). Chi entra dalla panchina non cambia mai l’inerzia della partita. La squadra (e con lei la tifoseria) rischia di infilarsi in una spirale di depressione i cui esiti sono imprevedibili.
Arbitro Colombo – 6,5 – Partita senza problemi anche se con qualche nervosismo sul finale. Lascia giocare da entrabe le parti, senza fischiare ogni contatto. Lo spettacolo ringrazia. Var Chiffi/Gariglio – Sv
Telecronaca Dazn Testoni/Di Gennaro – 7
niente altro da aggiungere.. purtroppo avremo un calendario che affosserà il morale di tutti
Sento in giro molta insoddisfazione, ed ovviamente e’ piu’ che giustificata, ma sento anche un filo di disfattismo e qui non sono piu’ d’accordo.
E’ chiaro che alcuni giocatori sono l’ombra di quelli che ci aspettavamo (Gud in primis ma anche Gosens e Dodo’, e per quello che si e’ potuto vedere anche Comuzzo), altri stanno riprendendosi il ruolo che gli compete (Moise), altri si stanno rivelando discreti (Fazzini, probabilmente Fortini), altri ancora non sono dei fenomeni e lo sapevamo.
Detto cio’ oggi se non altro abbiamo giocato a calcio.
Evidentemente “it’s a long way to Tipperary”, come dicevano gli inglesi……la via da percorrere e’ lunga e tortuosa (vedasi le prossime partite in programma) e ci dobbiamo armare di grande pazienza, io pero’ credo che piano piano usciremo da questa palude.
Fatta la premessa fiduciosa alcune soluzioni mi lasciano comunque seri dubbi:
In primis la marcatura a zona sui calci piazzati. E’ sicuro che ci crea grossi problemi (presi gol su angoli e punizioni) e non riesco a vedere i vantaggi che ci possa portare (ad oggi sicuramente nessuno). Ammesso che la soluzione tattica sia positiva i nostri non la sanno comunque applicare.
Poi il centrocampo a due: squadre di palleggiatori (oggi, ma anche il Como) vanno a nozze e non ci fanno impostare manovre “pulite”, al contrario non abbiamo incontristi che recuperino palle importanti.
Infine lo stato fisico: non sono certo un esperto ma i nostri mi sembrano sempre carenti nei contrasti e nelle seconde palle (oggi a dire il vero un pochino meglio).
Sempre ale’ viola!