
Nell’immaginario collettivo la maglia arancione evoca icone del calcio come Cruijff, Neeskens, Rep, Krol, protagonisti della mitica Olanda che a metà degli anni Settanta rivoluzionò il calcio. Oggi quel colore, indossato dai giocatori della Fiorentina, è stato profanato.
Ennesima prestazione indegna dei giocatori viola. Neanche nel proprio stadio, con i tifosi che spingono nonostante la situazione di classifica, contro i penultimi della classe, si è visto gioco. Certo, qualche verticalizzazione di Fagioli per Kean, un paio di occasioni da gol create, una traversa colpita (e una subita), ci sono state. Vi basta? A me no.
Voto 10 ai tifosi viola che hanno esposto lo striscione “Butei, chi arriva ultimo paga da bere”.
Viva l’ironia fiorentina di fronte alla catastrofe sportiva costruita scientemente da una proprietà distante e presuntuosa e da una dirigenza incompetente. Lo sberleffo che graffia più di un’offesa.
De Gea – 5 – Non arriva sul tiro di Orban preciso, ma da fuori area e non troppo potente. Niente può sul raddoppio.
Dodo – 4,5 – Non trova mai un varco nella difesa del Verona.
Comuzzo – 5 – Vincente nei duelli individuali, ma impostare il gioco non è mestiere suo.
Pongracic – 5,5 – Qualche incertezza. Bernede gli sfugge è terremota la traversa.
Ranieri – 4 – Si fa sorprendere dallo scatto di Orban senza riuscire a recuperare. Colpisce la traversa con un colpo di testa soft.
Parisi – 6 – Qualche dribbling per scaldare il pubblico, molto dinamismo ma poca sostanza.
Fagioli – 6,5 – Instaura un filo diretto con Kean che rifornisce di palloni golosi.
Sohm – 4 – Presente in formazione ma pochissimo in campo.
Mandragora – 5 – L’unico tiro in porta del primo tempo è suo: unico lampo in una partita opaca.
Gudmundsson – 5 – Una sola azione degna di nota in tutto il primo tempo. Nella ripresa pecca di generosità (o di coraggio?) e, anziché tirare in porta, prova a servire Kean e perde la palla.
Kean – 5 – Ci prova in più di un’occasione ma non trova la porta. Sfortunato, devia con gli “attributi” un tiro di Fagioli che poteva finire in rete. Crea i presupporti per l’autogol del momentaneo pareggio.
Richardson – 5,5 – Svaria sul centrocampo combinando poco.
Fortini – 5 – Entra ma non incide.
Dzeko – 5 – Una “briscola” che non fa pai presa.
Ndour – Sv
Viti – Sv
Allenatore: Vanoli – 4 – Non commette errori specifici tranne quello, imperdonabile, di non provare niente di diverso da ciò che è stato fatto finora nonostante i risultati gli diano torto.
Arbitro Colombo – 6,5 – Sempre vicino all’azione, distribuisce ammonizioni corrette, forse gliene sfugge una a Frese. Var Gariglio/La Penna – Sv
Telecronaca Dazn Santi – 6,5

Fiorentina-Dinamo Kiev 2-1: io l’ho vista così (Si è acceso un fiammifero nel buio pesto)
una vergogna di società una vergogna di squadra,ma ti suggerisco il nome che ha il massimo della responsabilità e si chiama Daniele Prade’,che ha fatto scempio di soldi e calciatori
maledetto romano
Bravo Alessandro 👏👏👏 Andrebbe fatto un processo a Prade!!!!
Sono avvilito e rassegnato, non ho la forza per commentare partita e giocatori,
Mi rimane l’illsione che ieri in campo non ci fossero le squadre invocate dai tifosi (Forza Viola e Blu Blu Gialloblu) ma Pistoiese contro Alessandria giocata con un pallone arancione per via della forte nebbia/neve presente. Mi auguro che nessun tifoso sano di mente compri quelle maglie e che marciscano nei magazzini di chi li ha prodotte……Accidenti al calcio moderno!
Probabilmente Ferrari ha un contratto con un’azienda di “fast fashion” (produzione in Bangla Desh e smaltimento in discariche africane).
La partita e’ sollo un “incidente” per una effettiva “catwalk” (sfilata) di presentazione della nuova collezione “tamarro-estate”.
Se dall’altra parte dell’oceano tutto cio’ è gradito…..tutto va ben madama la marchesa.
Spesso si sente dire “i soldi sono suoi…..”, si ma la passione (e le incazzature) sono nostre !
Ogni comento tecnico, ma anche gestionale, e’ superfluo.
La Pistoiese, anzi la Fiorentina, con un’improbabile e inguardabile maglia arancione (ultimissima “chicca”, se Dio vuole, della Kappa), perde anche quest’ennesima sfida salvezza, stavolta con il Verona, con un Franchi quasi al completo di tifosi infreddoliti ma venuti ad incitare con il loro calore la squadra. Tifosi che alla fine fischiano e abbandonano gli spalti della Ferrovia dopo l’ennesima delusione di questa annata allucinante. Anche volendo apprezzare un blando tentativo di questi presunti giocatori di uscire dal pantano in cui hanno portato questa maglia, purtroppo la qualità non c’è, la buona sorte neppure, il rigore rimediato di straforo neanche. Basta un ricciolino di nome Orban, entrato solo perché il titolare Giovane (di questi fuoriclasse si parla) si è fatto male, che questo “giocatorino” dell’ultimo momento ci faccia due pere! Nella prima si mangia con uno scatto Ranieri in ripartenza, nella seconda è svelto a metterla dentro sotto porta e diventa (anche suo malgrado) il migliore in campo. Forse non sarà un futuro pallone d’oro ma quando riesci ad “uccellare” difensore e portiere in un modo che non si vede più nemmeno tra i ragazzini delle scuole calcio un po’ di merito te lo devi pur dare!
La definizione giusta della Fiorentina di quest’anno potrebbe essere… “mediocrità”. Della Società e dei dirigenti assenti come non si era mai visto nella storia di questi colori, del secondo allenatore di quest’anno che continua a non cambiare niente di una squadra che aveva ottenuto prima della sua venuta niente altro che l’ultimo posto in classifica, e soprattutto dei giocatori quasi mai davvero grintosi col solito gioco lento e prevedibile, che non riescono a fare uno stop, un dribbling, un tiro pericoloso in porta, un cross, un calcio d’angolo, una punizione, mediocri a questo punto anche come uomini e certamente come professionisti che dovrebbero avere il pudore di non incassare lo stipendio che percepiscono. E quando vedi che i due pezzi migliori che hai a bottega, e cioè De Gea e Kean, il primo certamente un buon portiere ma che sta scivolando in una papera dietro l’altra e il secondo che l’anno scorso era un goleador e che con una, due, tre, quattro opportunità non la butta dentro neanche con le mani, beh allora vuol dire che non ci può essere alcuna speranza di festeggiare il centenario in serie A!
Se poi guardi Vanoli che dopo un pareggio agguantato solo per caso su un autogol (dopo l’ennesimo gol sbagliato da Kean) inserisce come primi sostituti Fortini e Richardson per cambiare l’esito della partita, allora non puoi che provare tanta, tanta tenerezza per questa banda di raccattati…