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Neto lascia la maglia viola: non per soldi ma per… denaro

Di Francesco Matteini | 3 Gennaio 2015

NetoNeto non rinnoverà il contratto con la Fiorentina e ritiene conclusa la sua avventura in viola. Il comunicato ufficiale della Fiorentina non coglie di sorpresa. Che la questione si fosse definitivamente incarognita lo si era capito dalle parole dei Andrea Della Valle, qualche giorno fa. Scandalizzato? Ma figuriamoci, il calcio business ha ormai soppiantato da tempo quello degli affetti, delle bandiere, dell’attaccamento alla maglia (salvo proclamarlo per convenienza). Amareggiato? Neanche. La riconoscenza a questi livelli non esiste. Valgono contratti, clausole, codicilli e tutto ciò che sta a monte della firma. Il resto è solo polvere negli occhi. Dispiaciuto? Sì, un po’, perché Neto dopo un avvio in viola disastroso era riuscito a recuperare sicurezza e affidabilità. Ma, intendiamoci, non è (e non credo sarà mai) né Albertosi, né Galli, né Toldo, nè Frey. Ciò che invece mi fa girare i gabbasisi, per usare il linguaggio del commissario Montalbano, è la motivazione che riferisce Violachannel, il sito ufficiale della Fiorentina: “Il calciatore – vi si legge – ha precisato che non si tratta di una decisione riconducibile all’aspetto economico, ma della volontà di decidere autonomamente per il suo futuro”. Questi calciatori vogliono guadagnare sempre di più (e questo è legittimo), però passando per idealisti (e questo è inaccettabile). Dicono di cercare nuovi stimoli, in realtà vogliono rimpinguare il conto in banca. Anelano nuove occasioni… sì, purché si facciano quattrini. Caro Neto, prendi pure i soldi, ma non prendere per il culo.

Ps: E da ora (spero) ti accomoderai in panca.

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Pubblicato in: Fiorentina

Interazioni del lettore

Commenti

  1. Pierluigi dice

    03/01 18:00 alle 18:00

    caro Francesco,concordo tutto quello che hai scritto, ma temo che questa società sia trzoppo molle e che purtroppo Montella lo farà giocare! sic sic

  2. andrea dice

    03/01 18:20 alle 18:20

    Come mai gli stronzi vengono a Firenze e poi quando possono scappano senza nessuna riconoscenza? Montolivo, Neto, speriamo che i soldi gli servono per curarsi qualche malattia…….. Mi auguro che la Società non faccia più giocare il giocatore e resti per il resto dell’anno in panchina.

  3. Carlo F. dice

    03/01 18:34 alle 18:34

    Decida Montella. Con la società, ovviamente. Anche a me par logico che giochi Tata. Ma allora sarebbe opportuno concordare subito il passaggio alla società dove lui vuole andare: almeno che non si spenda da qui a giugno per… tenerlo in panchina! Questo sì sarebbe il colmo: pagarlo per riposare mi pare eccessivo.

  4. Andrea Bechi dice

    03/01 18:52 alle 18:52

    Non sono certo un esperto del settore ma questa moda societaria di cercare di finalizzare contratti “last minute” non mi pare abbia dato risultati soddisfacenti. Ne nella gestione dei giocatori ne in quella di “cassa”. In soldoni mi pare che si perdono giocatori senza guadagnarci nulla.
    Negli affari Jovetic e Savic sembra esserci stata una buona gestione (per non parlare di Felipe Melo) ma da allora mi pare solo fregature.

  5. piero dice

    03/01 19:20 alle 19:20

    Per favore lasciamo il mago del salento al Bologna, se dovessimo ricordare tutte le fregature del mago non basterebbe una pagina. Vi ricordo che è stato il mago salentino a gestire la questione Montolivo.
    Anche la fiorentina acquista giocatori svincolati, non c’è nulla di male.
    La Fiorentina avrebbe dovuto rinnovare il contratto a Neto l’anno passato? e se si a quanto? Secondo voi vale 2.000.000 netti? ma per favore.
    Contabilmente la Fiorentina non ci rimette nulla essendo il giocatore completamente ammortizzato, a bilancio il valore è 0.
    Auguro a Neto tanta tribuna e tante papere, ma sicuramente non gli auguro di spendere i soldi per curarsi qualche malattia, per un gioco questo è veramente troppo.
    Forza Viola e Forza Tata

  6. Andrea dice

    03/01 19:39 alle 19:39

    Sono d’accordo con Francesco e con Piero, penso che la posizione più intelligente e pratica sia di far giocare Tata con Neto in panca pronto a subentrare, altrimenti non sapremo se per il prossimo anno dovremo cercare un titolare oppure una riserva; non credo sia realizzabile l’ipotesi di cessione onerosa a gennaio, ci vorrebbe comunque la firma di Neto, se la squadra fosse quella alla quale si è promesso non firmerebbe per non rimetterci sull’ingaggio, ße fosse un’altra non firmerebbe perché ha già un accordo;

  7. gibo dice

    03/01 22:41 alle 22:41

    Tutte le domeniche in curva ferrovia,prendevo le difese di Neto,mandavo tutta la curva a quel paese perché bisogna fare il tifo per la nostra squadra e non per quella ospite,e ti posso garantire che molte volte mi sembra di essere nella curva ospiti!!ora non avrò il coraggio di andare allo stadio perché sarò senz’altro deriso! E fanno bene!Neto vfc.

  8. Aldo dice

    04/01 00:45 alle 00:45

    Lasciatelo andare via non si merita ne Firenze e nemmeno la Fiorentina ,Mercenario della mi fava!!!!!!

  9. par dice

    04/01 00:50 alle 00:50

    D’ accordo al 100% con te soprattutto sul fatto che nn ci venga a prendere per il culo sulle motivazioni che lo hanno spinto a lasciare Firenze!!!! RIDICOLO!!!
    Detto questo io nn lo voglio più vedere neanche in panca! Non si sa mai che per un motivo qualsiasi dovesse entrare!!!!!
    Sono veramente amareggiata nn tanto per la perdita di Neto era nell’ aria e poi diciamoci la verità abbiamo dovuto vedere andar via Bati, Baggio, Rui ecc cosa vuoi che sia lui!!!! E’ che mi sento frustrata come tifosa della Fiorentina mi sbaglierò ma queste cose succedono solo a noi!!!! Sfortunati o poco abili!!!! Ai posteri l’ ardua sentenza!!!
    Solo per la maglia FORZA VIOLA!!!!

  10. paolo p dice

    04/01 10:26 alle 10:26

    Società, Carlo? SOCIETA’? voglio ridere…

  11. Pompeo dice

    04/01 10:40 alle 10:40

    L’ipocrisia è inaccettabile
    Sul fatto che Neto vada via ce ne faremo una ragione
    Sul come questa società gestisce i contratti dei propri giocatori ci teniamo le nostre perplessità

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